17 settembre 2013Newsletter n. 18 - 2013
Fondazione Internazionale Oasis

In Taxi a Beirut


«Perché venite qui quando tutti se ne stanno andando dal Libano?». Con queste parole un tassista della capitale libanese ha salutato Oasis, nel suo viaggio in Giordania e Libano proprio nei giorni in cui Papa Francesco invitava a digiunare e pregare per la pace in Siria e gli Stati Uniti dichiaravano senza incertezze che Assad andava punito per aver usato le armi chimiche. Giorni particolarmente tesi per il Medio Oriente, che pure ha familiarità con situazioni di guerra e instabilità, e al tempo stesso fecondi per incontrare chi vive là e capire cosa c’è davvero in gioco in Siria, come si guarda all’intervento militare dai Paesi confinanti e chi sta pagando il prezzo più alto della crisi attuale. E, con buona pace del tassista, in molti continuano ad entrare nel Paese dei cedri: dalla Siria decine di migliaia di rifugiati arrivano e si stabiliscono a tempo indeterminato, innescando una bomba sociale, economica e politica con cui si fanno ancora troppo poco i conti.

Siria, la necessaria mediazione, di Martino Diez

L’appello per la pace in Siria che Papa Francesco ha rivolto all’angelus del 1° settembre e la giornata di digiuno e preghiera che ne è seguita hanno ridato slancio alla via diplomatica in un momento in cui l’attacco militare sembrava già deciso. Ma anche dopo l’accordo tra Russia e Stati Uniti una soluzione diplomatica è davvero praticabile?


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Profughi: la bomba innescata e dimenticata, di Maria Laura Conte

Sono oltre 2 milioni i siriani fuggiti dal loro Paese, dei quali 1 milione solo negli ultimi sei mesi circa. Per metà si tratta di bambini. E se il trend attuale dovesse continuare, a fine 2013 si potrebbe arrivare a sfondare il tetto di 3 milioni.


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Digiunare e pregare per la pace in un campo di rifugiati

Un'istantanea del 7 settembre 2013 nel Sud del Libano.


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Cristiani contro la corrente

Intervista a Fouad Twal, Patriarca di Gerusalemme dei Latini.


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Amman: foto di gruppo con incognita

Cronaca della conferenza sulle sfide dei cristiani arabi (Amman, 2-3 settembre 2013).


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Segnalazione: Cristiani e Musulmani, le sfide comuni in una società plurale


Incontro pubblico con la partecipazione dell’imam Bashar Arafat, Presidente della Fondazione Civilizations Exchange and Cooperation, Paolo Branca, Professore di Islamistica, Università Cattolica di Milano e Wael Farouq, Professore di Lingua araba, Università Cattolica di Milano. Moderano Maria Laura Conte e Martino Diez, Direttori della Fondazione Internazionale Oasis.


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